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Gay & Bisex
L'IMMINENTE RACCONTO DI CUMCONTROL - ANTICIPAZIONI DI UN GIORNALISTA
di CUMCONTROL
13.02.2017 |
7.036 |
5
"Ho sentito la sua lingua e nonostante mi ripetessi che "sono un uomo" non ho saputo reagire..."
Si lo confesso. Ho una moglie amabilissima che si chiama Elisabetta e fa la casalinga affettando e preparando ottime aranciate per i miei amatissimi quattro figli. Elisabetta sorride sempre, è graziosa e segue con passione i programmi di cucina. La adoro quando dice "forchettina", "magliettina" o "melanzanina".
Con le sue mani prepara le torte prelibate con amore, in una cucina invidiabile nella nostra meravigliosa casa che il mio lavoro ha permesso di comprarci. Casa a schiera, con due giardini e un grazioso labrador.
Faccio il giornalista e ho passione per lo sport. Ho costruito in anni di duro lavoro questo mio corpo di muscoli e tendini. Ho pelo e cosce tornite. Gran cazzo e sono uomo. Sono uomo.
Me lo ripeto spesso, aggrappato al bordo del tavolo mentre osservo la bellezza dei miei deltoidi, il collo e le vene sullo specchio che campeggia d'innanzi a me.
Sono uomo.
Il mio cazzo, irrorato e moscio e premuto contro l'altro bordo del tavolo.
Scopro come è meraviglioso starsene con gli abiti da lavoro disfatti, i calzoni alle caviglie e le bianche mutande contro di essi calati giù. E' meraviglioso sentire due mani forti che mi stringono il collo mentre un uomo spinge violento contro il mio buco del culo.
Sono maschio, ma sto scoprendo in questo preciso istante di essere posseduto da un altro maschio.
Si, CUMCONTROL, in persona, l'uomo che il mio capo redattore mi ha affidato per un reportage approfondito sulla sua vita. Non ho saputo resistergli. Sono venuto qui per una intervista. Ha risposto con cura ad ogni mia domanda e quando siamo giunti alla trattazione del suo imminente racconto, io mi sono ritrovato con il cazzo duro.
Lui allora ha fatto che alzarsi dal divano e mi è venuto in contro. Mi ha baciato. Farsi baciare da CUMCONTROL è una esperienza che tutti noi nella vita dovremmo fare prima o poi. Nella mia mente la confusione mentre ad uno ad uno mi sbottonava la camicia. Ho sentito la sua lingua e nonostante mi ripetessi che "sono un uomo" non ho saputo reagire.
Mi sono abbandonato alle sue mani e presto mi sono ritrovato di schiena e accompagnato dolcemente nella posizione della pecorina. Ho tremato ma quando la sua dolce lingua ha baciato il mio culo come fa un innamorato con la bocca dell'amata, ho sentito dentro di me brividi caldi.
Oh, che dolci labbra. Che lingua.
Ho stretto le natiche ma d'un tratto ho provato fatica e sotto l'assedio, ho ceduto.
Si, mi ha penetrato e mentre lentamente il suo fallo entra io provo un dolore piacevole. Sento un desiderio di andar di corpo ma continuo a stare rilassato, consapevole che questa mia condizione mi metterà al riparo dal dolore.
Quel suo treno raggiunge il fondo del mio abisso e prende a muoversi con costanza mentre all'altezza della vescica, quasi dentro di essa provo una sensazione nuova.
Ma cosa succede al mio pisello.. Nella resa sento sgorgare qualcosa che in principio mi pare piscio. No. Non è piscio, perché nel fottermi sento il prolungato piacere dell'orgasmo. La mia mente è confusa. I miei occhi restano inchiodati alla bellezza del mio stesso corpo costruito nelle palestre in lunghi anni della disciplina. Non oso guardare negli occhi l'uomo che mi deflora.
Mi sollevo appena, quel tanto che mi basta per osservare che cosa avviene nello scuotimento incessante al compiersi di questo mio lento sgorgare orgasmico. Non posso crederci. Provo un orgasmo lento, intenso e dalla mia uretra assisto ad un incessante fuoriuscire di lacrima bianca.. Un filamento lattiginoso che si allunga in un unico cordone fin verso il pavimento.
Lo scuotimento, obbliga questo cordone di piacere liquido a mulinelli aerei che si fa sempre più abbondante.
Oh, Elisabetta. Amore mio io ti chiedo perdono se ti tradisco con questo portento della natura che fa di me uno scherzo della natura. Perdona il tuo uomo mentre so che tu sei a casa, nella nostra casa, tra mattarellini e scorzettine di limone. CUM mi sbatte. E ora ha preso con violenza le mie due natiche. Le sue mani dal dorso si aprono e io ... Oh amore mio, che cosa orribile sarebbe per te vedermi... io sto godendo per mezzo del mio fallo che inerte gode per effetto di un altro fallo... Tutto questo amore mio.. tutto questo forse tu non capirai, ma la resa del mio corpo costruito in anni di lavoro si compie dopo aver discorso lungamente del prossimo racconto scritto da CUMCONTROL.
Oh, mia adorata Elisabetta.. CUMCONTROL è un demonio. Nessuno è come lui. Lui non cerca nei suoi scritti il plauso delle masse ma l'appagamento con altri corpi sedotti dal suo narrare.
Ecco, finalmente guardo riflesso dallo specchio l'uomo che mi deflora. CUMCONTROL.
Il suo corpo non è come il mio, ma le sue spinte valgono le spinte di mille stalloni.
Lo guardo in faccia, è perduto ad occhi chiusi nei piaceri della mia carne arresa. La barba è corvina. Le sue sembianze maschili... Dio che sballo.. I capelli ritorti in milioni di riccioli che cascano ovunque.. Sorta di Candy Candy ma color di nero con un fiocco enorme di raso scuro.
E' seminudo. Veste da Ramba.
Fatemi chiudere gli occhi. Spero che questo sia un sogno.. No, non è un sogno ... sono fottuto davvero.
Voi che non avete ancora ceduto le vostre carni alle seduzioni dei suoi racconti, cadrete come mosche all'imminente uscita assurda del nuovo suo racconto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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